Parola ai Lettori

Opinioni di chi ha letto
“Quante Storie, Mia Psicologa”
 
Se vi siete emozionati leggendo “Quante Storie, Mio Scrittore” (se non l'avete già letto,  questa è l'occasione per farlo), dovete assolutamente leggere questo seguito: vi toccherà il cuore, vi commuoverete, soffrirete con i protagonisti, ma sarete anche “premiati” dalla forza incredibile che permea tutto il libro, dalla storia che si fa persona nelle fattezze della mitica “portinaia” Gina, da tutto questo che è l’essenza della vita. Buona lettura!
(Antonietta Apicella -  cultrice di opere Simenoniane)
Un libro che parte con la premessa di “voler rendere immortali degli sconosciuti” senza dubbio incuriosisce. Di questo “quadro” iniziale però se ne perde traccia, grazie agli avvenimenti, fatti di incalzanti “pennellate” che coinvolgono i tre personaggi principali, Agata la psicologa, lo Scrittore e la sua portinaia Gina: alla fine il “dipinto” completo apparirà ai vostri occhi, ma dovete aver pazienza. Un libro con diverse sfumature da ricordare e magari in un futuro rileggere per trovare quei piccoli particolari sfuggiti al primo esame, come capita rivedendo un quadro d’autore.
(Cecilia - pittrice)
Con questo libro ho pianto, poi riso, poi di nuovo pianto e poi riso e pianto insieme!
Davvero un gran racconto che tocca le corde più profonde del cuore. Questa volta lo scrittore si è davvero superato.
(Gloria di Bisceglie - consulente informatica)
Con “Quante Storie, Mia Psicologa” proseguono le vicende dello Scrittore, che ormai amiamo come un simpatico vicino di casa: ma, attenzione, stavolta non ci troviamo prettamente sul terreno del noir, o meglio, il noir è lo strumento che ci permette di dipanare l’intricata matassa di una commovente vicenda umana, quella di Agata, appunto la nostra Psicologa. Ed è proprio la commozione il leit motiv di questo romanzo, che parte in sordina, utilizzando un filo narrativo lineare, a cui si aggiungono a ogni capitolo, a ogni svolta, ulteriori fili fino a comporre la tela completa, tessuta dalla personalità di Agata, dall’umanità di Gina e dall’intuito vivace e arguto del nostro Scrittore. Preparate i fazzoletti, perché si piange un po’, è vero, ma è una tristezza mite, che si stempera nella dolcezza del ricordo. 
(Francesca Berti - scrittrice di libri per ragazzi)
--- in memoriam
"Vorrei svegliarmi tutte le mattine leggendo un tuo racconto. Le giornate sarebbero decisamente migliori!"
(Monica Zanalda)